Storia

La Biblioteca Statale Isontina trae le sue lontane origini dalla raccolta libraria che si costituì e si accrebbe in seno al collegio dei Gesuiti (1629 - 1773) sino alla soppressione di quell'ordine voluta da Maria Teresa.

Si veda Italo Lovato, I Gesuiti a Gorizia (1615 - 1773), Capitolo IV Istruzione religiosa della gioventù, 1. Il Seminario, p. 83-91, in "Studi Goriziani", luglio-dicembre 1959, Vol. XXVI

Dopo essere stata riordinata e riaperta nella sede attuale dai Padri Piaristi (1780 - 1810) e aver subito gravi danni durante l'occupazione francese del 1810, con la restaurazione asburgica divenne una delle sei biblioteche degli studi della Monarchia austriaca (1822) e fu aperta al pubblico nel 1825, conservando sino al 1914 il nome e le funzioni di Biblioteca regionale del Litorale (Venezia Giulia).
All'inizio della Prima guerra mondiale, parte delle raccolte librarie fu messa in salvo a Graz; il resto, rimasto in sede, andò danneggiato o distrutto. Occupata Gorizia dalle truppe italiane, quanto poté essere salvato fu trasportato a Firenze, presso la Biblioteca Laurenziana, dove rimase sino al 1919, anno in cui si costituì la nuova Biblioteca di Stato sotto la direzione di Carlo Battisti, che nel 1925 prese il nome di Governativa e riunì nella stessa sede anche la Biblioteca Civica e la Biblioteca e Archivio provinciale.
Riparati i danni causati dalla Guerra, l'istituto tornò nella tranquillità di Palazzo Werdenberg.
Nel 1941 la Biblioteca Provinciale si trasferì a Palazzo Attems, mentre la Biblioteca Civica (fondata nel 1888 dal Comune di Gorizia e aperta al pubblico nel 1893) mantenne l'unione con la Statale.
La Seconda guerra mondiale e le successive occupazioni militari tedesca, jugoslava e angloamericana provocarono nuovi ingenti danni all'Istituto, che tuttavia ha saputo energicamente risollevarsi e adeguarsi alle mutate esigenze.
Nel 1967 la Biblioteca ha assunto la denominazione di Statale Isontina con nuovi e più importanti compiti culturali, come testimoniano sia il rapido e promettente incremento che l'Istituto bibliotecario goriziano ha avuto nel periodo più recente nel patrimonio librario (al 31 dicembre 2017 risulta essere di 416.908 volumi) e nel numero di frequentatori, sia la sua significativa presenza in ambito cittadino (conferenze, lezioni, mostre bibliografiche e d'arte).

Marco Menato, Ai confini dell’Austria Felix. La Biblioteca Statale Isontina, estr. da "Charta", n. 151, 2017 

Elenco dei Rettori, Prefetti, Bibliotecari e Direttori (1615-1919) - a cura di Livio Caruso

I direttori della Biblioteca Statale Isontina di Gorizia (da "AIB-WEB. Materiali per la storia dei bibliotecari italiani"). Per una completa panoramica sui bibliotecari si consulti il Dizionario dei bibliotecari.

Nota integrativa: Nei link sopra riportati, non compare Amalia Pezzali, direttrice nel mese di Agosto del 1974

Per un approfondimento: Biblioteca e non solo