Convegno di studi "Nell'occhi del ciclone" . Intellettuali, Musicisti e Scrittori Mitteleuropei sul Fronte Goriziano. Alle radici della Nuova Europa

Trgovski Dom - Corso Giuseppe Verdi 52 Gorizia

15 dicembre 2023 - Convegno

CONVEGNO - Intellettuali, Musicisti e Scrittori Mitteleuropei sul Fronte Goriziano. Alle radici della Nuova Europa
CONVEGNO - Intellettuali, Musicisti e Scrittori Mitteleuropei sul Fronte Goriziano. Alle radici della Nuova Europa

Venerdì, 15 dicembre 2023 - ore 9.30-18.30

DOVE:

Trgovski Dom - Corso Giuseppe Verdi n. 52 - Gorizia

NELL’AMBITO DEL:
Progetto: “Nell’Occhio del Ciclone […] - Profili Musicali 2023”

CHI:

Associazione Lumen Harmonicum - Trieste

Istituto Giuliano di Storia, Cultura e Documentazione - Trieste Gorizia

IN PARTENARIATO CON:
Dipartimento di Letteratura Ungherese. Centro di Magistero “Daniel Berzsenyi”. Polo Universitario “Savaria” di
Szombathely. Università “Lorand Eotvos” (ELTE) - Budapest, Ungheria
Dipartimento di Italianistica. Facoltà di Lettere e Filosofia. Università di Turku - Turku, Finlandia
Associazione SKLAD “Mitja Cuk” - Opicina, Trieste

Fondazione “Luigi Bon” - Tavagnacco, Udine

IN COLLABORAZIONE CON:
Biblioteca Statale “Isontina” - Gorizia
Centro Studi Musica e Grande Guerra - Reggio Emilia
CON IL CONTRIBUTO DELLA:

Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia

CONVEGNO


Intellettuali, Musicisti e Scrittori Mitteleuropei sul Fronte Goriziano
Alle radici della Nuova Europa


Lungo il percorso che porterà a “Gorizia-Nova Gorica Capitale della Cultura Europea 2025”
l’Associazione Lumen Harmonicum e l’Istituto Giuliano di Storia Cultura e Documentazione di Trieste
e Gorizia organizzano il 15 dicembre a Gorizia (Trgovski Dom - Corso Giuseppe Verdi 52) il convegno
“Intellettuali, Musicisti e Scrittori Mitteleuropei sul Fronte Goriziano. Alle radici della Nuova
Europa”. Si tratta della seconda tappa (la prima, “Gorizia… Una Dama?”, si è tenuta nel dicembre
2022) di un percorso che mira a mettere a fuoco il rapporto Guerra-Scrittura in area goriziana nel
contesto della Grande Guerra. Come ha scritto una studiosa austriaca, Andrea Brait, «Gorizia è un
transnazionale luogo di memoria per Austriaci, Italiani e Sloveni».
Nella sessione del mattino (9.30-13.00) spiccano gli interventi di alcune figure ben note della critica
letteraria italiana e del mondo universitario, Giovanni Capecchi, Marino Biondi, Alfredo Luzi: tutti
studiosi attenti, e dai lunghi trascorsi, della letteratura scaturita dall’esperienza della Grande Guerra.
Nella sessione del pomeriggio (15.00-18.30) i relatori si muoveranno su un terreno meno esplorato, con
aperture comparatistiche verso mondi di scrittura che hanno avuto scarsi echi in Italia. Se facciamo
eccezione per Fritz Weber, piuttosto conosciuto e di cui si occupa Remo Castellini (Università di
Vienna), Kornel Abel, Mate Zalka e Karoly Hegedos sono sostanzialmente degli sconosciuti, di cui si
ha l’ambizione di approfondire il versante biografico e letterario. Tra i relatori Antonio Donato
Sciacovelli, Fulvio Senardi, e Gianluca Volpi.
Delle voci slovene della Grande Guerra (in Italia è noto quasi esclusivamente Doberdò di Voranc
Prezihov) parlerà Petra Svoljšak, direttrice dell’Istituto Storico Milko Kos di Lubiana.
Gli interventi di studiosi e relatori saranno introdotti e seguiti da interventi musicali curati dal Gruppo
Strumentale Lumen Harmonicum di Trieste.