Fondi Speciali

In ordine alfabetico.

Bandi e avvisi della Repubblica di Venezia del XVI e XVII secolo riguardanti l'area friulana

La sezione, proveniente con ogni probabilità dalla raccolta di Giuseppe Domenico Della Bona (Gorizia 1790-1864), comprende 48 bandi e avvisi emanati dalla Repubblica di Venezia e dalla Luogotenenza generale della Patria del Friuli (6 stampati a Udine dal 1594 al 1600, 42 a Udine e a Venezia dal 1603 al 1671), inviati alla giurisdizione di Strassoldo. La maggior parte dei documenti presenta annotazioni manoscritte coeve. 
La raccolta (ex Lc 1901 b) costituisce la parte più antica della serie di bandi e avvisi di enti territoriali conservata dalla Biblioteca.

  • A. Gallarotti, Bandi e avvisi della Repubblica di Venezia nel Cinquecento e Seicento riguardanti l'area frulana, in "Studi goriziani", vol. 85 (1997), p. 117-130 ill. - Vedi il catalogo pubblicato su "Studi goriziani" a cura di Antonella Gallarotti.


Carte Geografiche

Consta di carte a stampa e, in misura minore, manoscritte riguardanti soprattutto il Friuli, l'Istria e i territori circostanti. Ha recentemente acquisito il fondo cartografico dei Principi Thurn und Taxis di Duino (carte geografiche del '700 e dell'800), nonché La nova descrittione di tutta la patria del Friuli di Pirro Ligorio (Roma, M. Tramezzino, 1563).

  • Guido Manzini, Le carte geografiche della Biblioteca governativa e della Biblioteca civica di Gorizia, Gorizia, Tip. sociale, 1959 (Inventario: 251403 - Collocazione: Misc ST PT O. 56) - anche in "Studi Goriziani", vol. 25, p. 143-167
  • Marino De Grassi, Viaggio in Europa. Carte geografiche del Castello di Duino, Monfalcone, Edizioni della Laguna, 1998
  • Simone Volpato - Lucia Pillon, Le carte geografiche della Biblioteca Statale Isontina. La contea di Gorizia, Gorizia, Edizioni della BSI, 2008.
  • Le carte geografiche del Fondo Biblioteca Civica: vedi il catalogo definitivo e gli indici curati da Angela Polo Catalogo alfabetico per titolo  - Indice per anno di pubblicazione  -  Indice per area geografica 
  • Claudio Caltana: Catalogo delle carte geografiche.


Cartoline

La raccolta di Cartoline illustrate, prevalentemente di interesse goriziano, è suddivisa in due sezioni: Statale, totalmente inserita nell'opac di SBN (vedi PDF a cura di Patrizia Birri), e Civica, non presente ancora in SBN, di cui all'elenco allegato , a cura di Angela Polo.


Cataloghi di antiquariato librario

Raccolta di cataloghi, pravelentemente italiani, di antiquariato librario pervenuti alla Biblioteca alla fine del sec. XX e poco dopo.
Non sono stati catalogati nel catalogo generale. Invece la collezione quasi completa dei cataloghi della libreria antiquaria Umberto Saba di Trieste sono conservati in PER. EST.O.9, vedi: Libreria antiquaria U. Saba. Trieste. Catalogo primo (1923) e altri scritti sulla libreria, a cura di Massimo Gatta, con un saggio di Marco Menato, Macerata, Biblohaus, 2011.

vedi gli elenchi dei cataloghi italiani di antiquariato librario e dei cataloghi di antiquariato librario del Fondo Hugues , curato da Marina Stekar.


Gesuitico

Circa 1550 volumi fanno parte della biblioteca sorta in seno al Collegium, fondato a Gorizia dai padri della Compagnia di Gesù afferenti alla provincia austriaca e attivo a partire dal 1621 al 1773 (data della soppressione dell'ordine) per servire alle esigenze dei docenti e degli allievi. Costituiscono il nucleo fondante della Biblioteca Statale Isontina, che deve allo spirito di iniziativa e all'intraprendenza dei Gesuiti anche l'edificio seicentesco che la ospita e cioè Palazzo Werdenberg, che prende il nome dal barone Verda von Werdenberg che aveva donato una casa di sua proprietà ai Gesuiti per ospitarvi dei giovani seminaristi non abbienti. La Biblioteca appartenuta al Collegium Goritiense Societatis Jesu è un'entita per ora dai contorni nebulosi, inevitabilmente menzionata ogniqualvolta si presenta la necessità di delineare la storia dell'Isontina, ma della quale è ancora impossibile tracciare non solo un ritratto, ma neanche un abbozzo approssimativo. Nella Historia Collegij Goritiensis, preziosa cronaca manoscritta (l'originale è conservato presso l'Archivio storico dell'ex provincia veneto-milanese dei Gesuiti a Gallarate) nella quale si annotavano gli accadimenti della vita del Collegium, compresi i lavori edilizi e gli acquisti effettuati per le necessità della vita dell'istituto, si fa cenno solo sporadicamente ai libri per la biblioteca. Nelle frequentazioni dei fondi antichi ci si imbatte spesso in volumi gesuitici, ma della consistenza qualitativa e quantitativa di questa raccolta nulla si può dire di preciso, almeno sino al termine dell'attuale lavoro di censimento e catalogazione. Smarriti gli antichi inventari, transitata la raccolta attraverso la gestione prima dei Padri Pianisti (1780-1810), poi dei professori del Ginnasio asburgico e successivamente ancora della Studienbibliothek, le opere avevano subito una dispersione ulteriore nella nuova Biblioteca di Stato,  nata dopo la fine della Grande Guerra sotto la guida sapiente di Carlo Battisti. Esemplari appartenuti ai padri Gesuiti andarono ad arricchire diverse sezioni e nei primi registri cronologici d'ingresso non ci fu il tempo di indicare sempre la provenienza dei singoli documenti, nell'impellente necessità di ricostituire nel più breve tempo possibile la consistenza patrimoniale della nuova biblioteca di nazionalità italiana. Una parte della collezione Gesuitica venne ceduta alla Biblioteca del Seminario teologico arcivescovile di Gorizia, in particolare i volumi di carattere religioso-teologico. Battisti in particolare riconduce al momento dell'istituzione della Studienbibliothek questa cessione e ne attribuisce la decisione al direttore agli studi e consigliere provinciale Francesco Savio, situandola cronologicamente al 1820.

  • Giuliana De Simone, Il restauro conservativo di nove cinquecentine del fondo gesuitico della BSI, in "Studi Goriziani", 2008, vol. 101-102, p. 163-196
  • Giuliana De Simone, La biblioteca del Collegium Goritiense Societatis Iesu nella Biblioteca statale isontina di Gorizia. Baden-Baden, Koerner, 2015-2018, "Bibliotheca Bibliographica Aureliana", 7 volumi. Vedi la gallery e il pieghevole 

Vedi anche:


Letteratura per ragazzi fino al 1939

Si tratta di circa 590 volumi stampati fra il 1832 e il 1939 nelle lingue italiana, tedesca e slovena appartenenti alle raccolte della Biblioteca Statale Isontina e della Biblioteca Civica di Gorizia.
Dei testi si riportano Autore, Titolo, Anno di edizione o stampa e Collocazione nei fondi delle Biblioteche.
Per individuare gli Autori dei testi ci si è avvalsi del sito http://www.letteraturadimenticata.it/.
L'opera di individuazione e di ricerca sui cataloghi online e cartacei della Biblioteca è stata curata da Cesare Tomasi.

vedi l'elenco in formato PDF   


Locandine e manifesti teatrali della Civica (ex Lc 1036 f) - A cura di Antonella Gallarotti.

vedi il catalogo 


Manifesti

Si tratta di materiale pervenuto per diritto di stampa. Sono stati per ora ordinati gli anni 1973 - 1979 per un totale di 2.730 manifesti di vario formato, dei quali 367 di interesse politico.
Nonostante le ricerche effettuate non sono stati recuperati manifesti stampati anteriormente al 1973.
La raccolta è stata ordinata in 9 classi a seconda della materia:

  • vita politica
  • sagre e feste varie
  • esposizioni, mostre e congressi
  • ordinanze municipali
  • corsi professionali e istruzione in genere
  • dibattiti e conferenze
  • commemorazioni civili e religiose
  • vita economica
  • attività sportive

I manifesti, timbrati, ma non inventariati, sono conservati nelle cassettiere della soffitta. Non esiste un elenco. Il lavoro è stato portato a termine nel 1997.


Manifesti del Comune di Gorizia

Il catalogo delle raccolte dei manifesti storici del Comune di Gorizia presenti nella BSI è stato pubblicato a cura di Otello Silvestri (Le raccolte dei manifesti del Comune di Gorizia della Biblioteca Statale Isontina e della Biblioteca Civica (1826-1927). Gorizia, BSI, 1998).

Si tratta di 18 manifesti conservati in varie collocazioni della Biblioteca Civica, le cui date vanno dal 1835 al 1927; 95 manifesti dal 1826 al 1876, quasi tutti collocati nella Miscellanea A (Gorizia. Avvisi e manifesti dell'autorità municipale); 434 manifesti, emessi tra il 1876 e il 1907, provenienti direttamente dal Comune e riguardanti in prevalenza il mandato del podestà Carlo Venuti (1894-1905) raccolti nella sezione ex Lc 1976, per un totale di 538 pezzi.

vedi i cataloghi 1 - 2 - 3 (PDF)


Michelstaedter

Costituito da 33 manoscritti, 200 lettere, disegni (tra cui 14 album) e dipinti del filosofo goriziano Carlo Michelstaedter (1887-1910), cui si aggiungono 7 volumi a stampa a lui appartenuti, fotografie, nonché le edizioni delle opere e le pubblicazioni (volumi, saggi, articoli, tesi di laurea) su di lui e sul suo pensiero. La raccolta fu donata alla Biblioteca Civica nel 1973 per volere della sorella Paula Michelstaedter Winteler. Una parte delle sue opere pittoriche è esposta presso il Museo della sinagoga "Gerusalemme sull'Isonzo" di Gorizia, via Ascoli 19, tel. 0481-532115, fax 0481-522056, email: ass_israele_go@yahoo.it - sito: https://www.comune.gorizia.it/it/cultura-51466/sinagoga-52754

  • Antonella Gallarotti, Il Fondo Carlo Michelstaedter. In: Carlo Michelstaedter.    Un'introduzione. A cura di Luca Perego, Erasmo Silvio Storace, Roberta Visone. [Testi di] Alessandro Carrera, Marco Fortunato, Antonella Gallarotti, Paolo Librandi, Luca Perego, Erasmo Silvio Storace, Roberta Visone. Prefazione di Amedeo Vigorelli. Milano, Albo Versorio, 2005; p. 171-182 (Inventario: 244353 - Collocazione: 2006 i 275)
  • L'immagine irraggiungibile, dipinti e disegni di Carlo Michelstaedter, Castello di Gorizia, 10 maggio-22 giugno 1992, saggio introduttivo di Daniela Bini, catalogo generale delle opere a cura di Antonella Gallarotti, Mariano del Friuli, Edizioni della Laguna, [1992], 453 p., ill. (Inventario: 246711 - Collocazione: 92 A 40 BIS) 


Militare

Comprende i 7.494 volumi e carte geografiche della Biblioteca del Presidio militare (opere di storia militare, strategia, armi e munizioni). La ‘Sezione Militare’ perviene alla metà degli anni Trenta dal Presidio Militare di Gorizia. Da questo fondo, di 7494 opere di storia militare, strategia, armi, munizioni e cartografia, verrà scelta la maggior parte dei volumi che saranno esposti alla ‘Mostra del libro della vittoria’ allestita nel Museo della Redenzione e in Biblioteca nell’agosto-ottobre del 1938, «nel 22° annuale della liberazione di Gorizia», dal direttore Giovanni Maria Simonato14. Il catalogo della Biblioteca Militare si trova nel ms. st. 117 (Catalogo sistematico delle opere, datato 1930), tuttavia non c’è corrispondenza con l’attuale collocazione. È fornita di un autonomo registro di ingresso, che risulta compilato nel 1938 con molte imprecisioni ed errori (al suo interno due fogli con spiegazioni sull’organizzazione della Sezione). Sia la parte libraria (con edizioni in lingue straniere) sia quella – molto ricca – cartografica sono bibliograficamente interessanti, ma insufficientemente valorizzate per la carenza di strumenti catalografici. La sezione cartografica ben si collega alla sezione delle Carte Geografiche. Sulla Sezione Militare è possibile consultare il registro e la relazione curati da Marina Stekar.


Musica

Costituito da materiale prevalentemente ottocentesco, è stato inventariato ma non catalogato. E' ignota l'origine del fondo, forse collegato con la storia dell'Istituto di Musica di Gorizia. (vedi il file PDF, a cura di Marina Stekar)


Paternolli

Raccoglie i 1.164 volumi della Biblioteca circolante Paternolli (soprattutto opere letterarie in edizione popolare, in lingua tedesca, inglese e francese e in misura minore italiana).

  • Simone Volpato, Rostock-Poznan-Gorizia : geografia della biblioteca circolante di Giovanni Paternolli (1846-1891) e catalogo, Gorizia, Biblioteca Statale Isontina, 2007, 71 p. (Inventario: 251198 - Collocazione: Misc ST PT I. 622 3) (Inventario: 251199 - Collocazione: OP 2007 I. 94)

apri il file pdf 1 e 2 del Registro topografico analitico curato da Patrizia Birri. 


Slavica

Consta attualmente di 5.652 volumi (esclusi i periodici) in lingue slave, principalmente lo sloveno. Subì notevoli perdite durante il primo conflitto: continua ad accrescersi soprattutto con i doni e con le acquisizioni per diritto di stampa.

apri il file pdf 1 - 2 - 3 - 4 del Registro topografico analitico delle monografie e questo degli opuscoli, curato da Patrizia Birri.


Studienbibliothek

Comprende i volumi appartenuti alla Biblioteca degli studi austriaca (1822-1913), nella quale era confluita la collezione della biblioteca del Collegium goritiense retto dai padri della Compagnia di Gesù (1624-1773), ereditata e incrementata dai Padri Scolopi (1780-1809) che ne presero il posto nell'insegnamento delle Scuole ginnasiali, dando una svolta in senso austriaco alla trasmissione culturale (la lingua ufficiale d'insegnamento era il tedesco).
Dopo la parentesi napoleonica nel 1813-14, rinasce il ginnasio accademico tedesco con annessa biblioteca, che dal 1825 diventa Studienbibliothek, cioè biblioteca di studio pubblica. Contava 4.710 volumi divisi in 10 classi e dal 1854 divenne titolare della copia d'obbligo in base alla legge sul deposito obbligatorio degli stampati.
Dal 1862 nel ginnasio si apre, parallelamente a quella tedesca, una sezione con lingua d'insegnamento italiana, cui nel 1910 si aggiungerà quella con lingua d'insegnamento slovena.
Alla fine della Prima guerra mondiale avevano superato indenni il conflitto circa 30.300 volumi e 4.000 opuscoli, di cui 23.000 in lingua tedesca e i rimanenti in italiano, latino, sloveno in parti pressoché uguali.
Il fondo rispecchia, dal punto di vista semantico, le materie, i programmi e le lingue d'insegnamento che si erano succeduti nel tempo: principalmente cultura umanistica e religiosa all'epoca dei Gesuiti (notevole la collezione di classici greci e latini), opere di filosofia, teologia morale, matematica, diritto, storia e geografia, linguistica.
La collocazione Studienbibliothek (contrassegnata dalle sigle S1, S2, S3) conserva solo una parte del patrimonio bibliografico a essa riconducibile. Il resto confluì in altre collocazioni quando, dopo la fine della Prima guerra mondiale, la Biblioteca fu riordinata e riaperta al pubblico come Biblioteca governativa.

Tra la fine del 2017 e gli inizi del 2019 sono stati integralmente digitalizzati 14.407 volumi, con particolari caratteristiche di formato e di accettabile conservazione, conservati nelle collocazioni  S (cioè "Studienbibliothek"), fondo Paternolli e Numeri (dove sono confluiti numerosi volumi già della Studienbibliothek). L'operazione è stata gestita da Google Books, all'interno di un progetto curato dalla Biblioteca Nazionale Centrale di Roma. Le digitalizzazioni sono quindi visibili e scaricabili gratuitamente sul sito di Google Books specificando il titolo dell'opera ricercata. Si allega la tabella con gli inventari interessati al progetto. Si specifica che sull'opac di SBN non compare (almeno per ora) il link alla copia digitalizzata dell'Isontina. Naturalmente tutti i volumi digitalizzati sono catalogati in SBN.