Krisis. Una proposta per il rinnovamento dell'arte

Dai sotterranei segreti della Biblioteca statale isontina irrompe nella realtà di Gorizia un'operazione artistica forte, dirompente e provocante, volta a far riflettere sul fare artistico oggi percepito in crisi. La proposta/provocazione dal titolo "Krisis" è stata presentata lunedì 8 maggio 2017.
Gli artisti Livio Caruso-DDS e Ernesto Paulin-Paolini hanno lavorato per realizzare un'installazione osmosi di sensibilità e narrazione concettuale, permanente negli spazi attigui alla Galleria d'arte della Biblioteca. Un riutilizzo espositivo di stanze dopo secoli di abbandono  nel palazzo seicentesco, già seminario gesuitico. Una restituzione alla fruibilità del pubblico di luoghi dimenticati.
Questo progetto metaforicamente e fisicamente osa riconquistare e trasformare il passato in contemporaneità, con l'auspicio che la sua forza contamini la realtà cittadina ma anche oltre. Le installazioni dei due artisti hanno trasformato in spazi museali contemporanei le stanze che un tempo erano i sotterranei del Palazzo Werdenberg. Dalle profondità oscure della terra, fondamenta del passato, scaturisce ora un messagio di rinnovamento verso il presente attraverso il linguaggio dell'arte.
Paulin e Caruso hanno realizzato due opere dal valore concettuale più che estetico. "Summa" è il titolo del lavoro di Paulin e "Quod remanet" quello scelto da Caruso. Due lavori che si fondono e compenetrano in un'unica entità di pensiero con matrici diverse. Due linguaggi che sono narrazione di sacro e profano, ieri come oggi, azioni artistiche in osmosi e dialogo.
Le due installazioni sono realizzate recuperando elementi naturali e prodotti dall'uomo, in alcuni casi deteriorati e scartati: legno, spago, pietre, terra e ferro.

Il fotografo Jurko Lapanja ha documentato tutta l'operazione artistica dall'inizio dei lavori sino al completamento  e alla presentazione.

I sotterreanei sono aperti al pubblico, d'ora in avanti, per la visita gratuita e guidata negli orari di apertura della Galleria d'arte "Mario Di Iorio", previa prenotazione al numero 0481/580225 oppure 0481/580233, da lunedì a venerdì dalle 10.30 alle 18.00.

Vedi e scarica la Guida in Italiano e in Sloveno

https://gorizia.diariodelweb.it/gorizia/articolo/?nid=20170503_412795

https://www.facebook.com/MiBACT.Isontina/photos/pcb.1363220200425161/1363218120425369/?type=3&theater  

Contributi critici

Francesco Imbimbo, Beato quell'artista che ha qualcosa da seppellire. Appunti per un discorso della caverna.  

Le fotografie della gallery sono di Jurko Lapanja. (in fase di allestimento)

Sabato 24 marzo 2018, ore 11.00: Fare Voci, Incontro/lettura con Raffaella Fazio, musica di Pierpaolo Gregorig al sax e Giampaolo Mral alla fisarmonica. Presenta Giovanni Fierro.